La storia della bandiera americana
   

Nel XVIII secolo una dichiarazione del Congresso Continentale stabiliva, tra le altre cose,
che la bandiera degli Stati Uniti doveva essere costituita da tredici strisce, alternate rosse e bianche, e che l'unione doveva essere di tredici stelle,
bianche su sfondo blu, rappresentanti una nuova costellazione. Era il 14 Giugno 1777.
Tempo dopo, nell'agosto del 1949, il presidente Truman, durante la commemorazione di questo evento, ufficializzò il National Flag Day (Giorno della Bandiera), in data 14 Giugno.

Attorno alla nascita della bandiera, però, ruotano, oltre che vicende storiche, alcune curiosità.
Fu veramente Betsy Ross a cucire con le sue mani (allora non c'erano le macchine da cucire elettriche)
la bandiera commissionata niente meno che da George Washington in persona? Chi era veramente Msr. Ross? Facciamo un passo indietro nella storia. Seguitemi.
     

Betsy Ross: tra realtà e leggenda
Elizabeth Griscom vide per la prima volta la luce all'inizio del 1752, sotto il cielo di Philadelphia, Pennsylvania. Era l'ottava di diciassette figli e lasciò presto la famiglia, a ventuno anni, sposando un certo John Ross, che la lasciò vedova a causa di una esplosione durante una sommossa, dopo solo tre anni di matrimonio.

E qui la storia si incrocia con la leggenda, perché alcune fonti narrano che in un imprecisato giorno di maggio del 1776, una delegazione di personaggi appartenenti al Congresso, George Washington, Robert Morris e George Ross, le fece visita.
Per farle le condoglianze, direte voi! Beh, in effetti può darsi, visto che uno dei membri della commissione era lo zio del defunto marito.

Ma Washington e "i suoi", erano lì per un altro motivo. Sarebbe stata così gentile Betsy Ross,
da confezionare la prima bandiera che avrebbe dovuto simboleggiare la ormai nata unione di tredici colonie? Perché proprio Betsy? La leggenda vuole che la giovane fosse solita pregare in chiesa nella panca accanto a quella di Washington, ma sembra più probabile che sia stata la sua parentela con Ross a influire maggiormente.

Tanto per non lasciare che la fantasia della donna si sbizzarrisse, Washington portò con sé una bozza di come desiderava che la bandiera fosse confezionata. Tale bozza era stata probabilmente realizzata da Francis Hopkinson, un delegato del New Jersey del Congresso Continentale, che aveva firmato la Dichiarazione d'Indipendenza.
A Betsy non restava che cucire assieme la stoffa
e onorare così la nuova Confederazione.

Il disegno originario era esattamente come vediamo oggi la bandiera degli Stati Uniti, con la sola differenza che le stelle non erano ancora cinquanta, ma solo tredici, tante quanti erano gli stati allora confederati: Massachusetts, New Hampshire, Connecticut, Rhode Island, New York, New Jersey, Pennsylvania, Maryland, Delaware, Virginia, North Carolina, South Carolina, Georgia.

Le tredici strisce orizzontali alternate rosse e bianche, incorniciavano un rettangolo blu con all'interno tredici stelle (a sei punte) disposte in cerchio (esattamente come l'attuale bandiera europea... Dobbiamo proprio copiare tutto, eh?), in modo che nessuna colonia potesse essere vista sopra ad un'altra.

Ma le cose non andarono tutte come Washington si aspettava, e nacque un diverbio tra lui e Betsy riguardo alle stelle: Betsy le voleva a cinque punte, mentre Washington le preferiva a sei punte, perché secondo lui erano più facili da disegnare sulla bandiera. E secondo voi, chi vinse il dibattito? Ovviamente Mrs. Ross, che ebbe la meglio sul presidente dimostrandogli quanto facile potesse essere disegnare una stella a cinque punte, semplicemente piegando un bel foglio di carta in tre parti.

Questa, comunque, resta una leggenda viva nella memoria e nel cuore della storia degli Stati Uniti
e del suo "glorioso vessillo", e viva anche dal punto di vista architettonico, dal momento che la casa appartenuta a Betsy Ross è ancora esistente
e visitabile a Philadelphia, in Pennsylvania, al 239 di Arch Street; è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00. L'ingresso costa due dollari. Ovviamente la bandiera degli Stati Uniti sventola ancora oggi su quella casa, ventiquattro ore su ventiquattro. Al contrario della casa, la bandiera cucita da Betsy
è andata perduta, così come molte altre bandiere risalenti a quel periodo.

Purtoppo non si hanno prove che i fatti riguardanti la nascita della bandiera siano andati veramente in questo modo, ma è bello poter pensare che, ancora una volta, la semplicità e l'orgoglio patriottico l'abbiano fatta da padroni in tutto ciò.

I colori: perché bianco, rosso e blu?
Il Congresso Continentale non ha lasciato tracce che spieghino la scelta dei colori. Tuttavia nel 1782 il Congresso della Confederazione scelse quegli stessi colori per la "Great Seal of the United States"
e elencò i loro significati come segue: bianco come purezza e innocenza, rosso come valore e coraggio
e blu come vigilanza, perseveranza e giustizia. Secondo la leggenda, invece, George Washington interpretò gli elementi della bandiera in questo modo: le stelle erano prese dal cielo, il rosso dai colori inglesi e le strisce bianche significavano l'indipendenza dalla Gran Bretagna.

Può capitare spesso di vedere questi colori in America, in varie circostanze e salse, a ricordarci
(a noi europei) che nel cuore di ognuno di loro
è presente una parte di orgoglio di essere Americani e di appartenere ad una nazione gloriosa e libera.

The Star Spangled Banner: la bandiera dell'inno
Fu un'altra giovane sarta, Mary Young Pickersgill,
a cucire "The Star Spangled Banner", l'enorme bandiera (30 x 42 piedi) cantata nell'inno, nell'estate del 1813. Quella bandiera sventolò su Fort McHenry durante la guerra con gli inglesi cominciata nel 1812
e fu l'ispirazione per Francis Scott Key per scrivere quello che sarebbe diventato l'inno nazionale.
La bandiera di Pickersgill oggi è custodita alla "Smithsonian Institution" di Washington DC.
La sua casa è tenuta come un museo che potete visitare a Baltimora, nel Maryland.